Un’operazione congiunta della Polizia di Stato di Parma ha portato all’arresto di un 17enne straniero, ritenuto il capo di una banda di giovanissimi che terrorizzava il centro città. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è gravemente indiziato di aver preso parte ad una serie di rapine ai danni di coetanei, commesse nello scorso novembre.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile, sono partite da una serie di segnalazioni di aggressioni e furti con violenza, concentrate in alcune zone del centro storico. Grazie alle testimonianze delle vittime, all’analisi delle immagini delle videocamere di sorveglianza e ad un meticoloso lavoro di intelligence, gli inquirenti sono riusciti a identificare il presunto responsabile e i suoi complici.
Un modus operandi violento
Le rapine, commesse in gruppo, seguivano sempre lo stesso schema: i giovani rapinatori accerchiavano le vittime, le minacciavano con coltelli o altri oggetti contundenti e le costringevano a consegnare i loro telefoni cellulari e il denaro. In un caso, uno dei rapinatori ha persino puntato un coltello alla gola di una delle vittime.
L’arresto
Il 17enne è stato rintracciato e arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile mentre si trovava nei pressi di Viale Toschi. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto una mazza ferrata e alcuni indumenti che lo collegavano alle rapine.
Un problema sociale
L’arresto del giovane rappresenta un importante risultato nella lotta alla criminalità giovanile a Parma. Tuttavia, il fenomeno delle baby gang rimane un problema serio che richiede l’attenzione di tutte le istituzioni e della società civile