Una complessa rete criminale internazionale, specializzata nel furto e riciclaggio di auto di lusso, è stata sgominata dalle forze dell’ordine. Ventiquattro persone, tra cui alcuni residenti a Parma, sono finite sotto indagine per reati gravissimi come riciclaggio, ricettazione e falsificazione di documenti.
L’indagine, denominata “Tangeri Express”, ha svelato un meccanismo criminale ben strutturato: auto di lusso, rubate principalmente nel Lazio, venivano sottoposte a vere e proprie operazioni di chirurgia estetica. Numeri di telaio modificati, targhe false e documentazione contraffatta: così le vetture diventavano indistinguibili dagli originali e pronte per essere esportate.
Destinazioni privilegiate erano il Marocco e la Mauritania, ma anche alcuni Paesi dell’Europa dell’Est come Serbia e Albania. Il porto di Genova era il punto di partenza per molte di queste auto fantasma, che venivano imbarcate su navi dirette in Nord Africa o, in alternativa, attraversavano la frontiera terrestre verso la Francia.
Il giro d’affari di questa organizzazione criminale era stimato in circa 1,5 milioni di euro. Le auto rubate, soprattutto Maserati di alta gamma, venivano poi rivendute sul mercato nero a prezzi stracciati, alimentando un business illegale che danneggia non solo le vittime dei furti, ma anche l’intera industria automobilistica.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova, rappresenta un duro colpo per le organizzazioni criminali che operano nel settore del riciclaggio di auto. L’arresto di due italiani in Spagna, in possesso di una Maserati Grecale rubata e pronta per essere esportata in Marocco, ha aperto una breccia nell’organizzazione criminale, permettendo agli investigatori di smantellare l’intera rete.