Chiara Petrolini, il capo: “Non toglieva mai la maglietta in piscina”. L’amica: “Birra e spinelli la sera del secondo parto”

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“Chiara in piscina non si toglieva mai la maglia. La cosa non ci ha meravigliato più di tanto, perché spesso anche le altre erano in piscina con la maglia. Ma a volte, nelle giornata più calde, ce la siamo tolta, ma lei mai”.A

raccontare questo particolare della vita di Chiara Petrolini, la 21enne accusata di aver ucciso e seppellito i suoi due neonati nel giardino della sua casa di Traversetolo,  è la responsabile del centro estivo dove la ragazza lavorava come animatrice.

Le informazioni riferite dalla donna, sentita dagli inquirenti durante la fase delle indagini, sono riportate nelle 109 pagine di ordinanza di custodia cautelare con cui il giudice il 19 settembre scorso ha disposto gli arresti domiciliari per la ragazza, attualmente indagata per omicidio volontario.

Come si legge nelle carte, nonostante la responsabile del centro estivo avesse rapporti molto stretti con Chiara, dalle indagini è emerso che non ha mai sospettato che potesse essere incinta “sia perché non presentava i segni esterni (pancia e seno), sia per il suo stile di vita, caratterizzato dall’uso smodato di bevande alcoliche, sigarette, caffè e uso di sostanze stupefacenti”.

“Nel periodo di collaborazione che abbiamo avuto, nelle varie pause e apertitivi che abbiamo fatto insieme, ha consumato, senza alcun problema […] bevande alcoliche, tipo Spritz, caffè e mangiare verdure crude senza particolari precauzioni”, conferma la donna durante il colloquio con gli investigatori.

“Inoltre, di questo gruppo di ragazze (quello con cui lavorava la 21enne, ndr) solo Chiara fuma sia le sigarette elettroniche che quelle classiche”, aggiunge la responsabile.

Come hanno sottolineato più volte gli inquirenti, la 21enne avrebbe nascosto a tutti, familiari, amici e conoscenti, le due gravidanze e i conseguenti parti, il primo risalente al mese di maggio del 2023 e il secondo avvenuto nei primi di agosto 2024. In entrambe le occasioni avrebbe mentito più e più volte e continuato a condurre la sua vita come se niente fosse.

“Le mie collaboratrici si lamentavano anche di dolori mestruali, ricordo che Chiara sicuramente l’ha fatto recentemente. Dico con certezza che l’ultima settimana di luglio, quella che va dal 29 al 4 agosto, aveva il ciclo mestruale, o almeno così mi ha riferito”, spiega ancora la donna, riferendo una delle tante bugie della 21enne che il 7 agosto avrebbe dato alla luce il suo secondo bambino, successivamente seppellito nel giardino.

La responsabile riferisce poi anche l’episodio della maglietta, un particolare al quale non aveva dato molto peso ma che aveva assunto tutta un’altra importanza alla luce dei fatti emersi.

Le testimonianze di un’amica –  Chiara Petrolini e la sua migliore amica del cuore avevano passato una serata insieme il 6 agosto. La ragazza ha raccontato ai carabinieri che quella sera avevano bevuto un paio di birre a testa e avevano fumato uno spinello di marijuana in due.

Il giorno dopo Chiara Petrolini manda all’amica questo vocale: “Comunque io questa notte ho avuto una perdita di sangue da ciclo. Amò lascia stare, giuro sto di merda giuro!”.

In realtà, come ricostruito dai carabinieri, poche ore prima la ventunenne aveva partorito. “Chiara è andata via intorno a mezzanotte, I’una. Chiara era stanca dal lavoro e non vedeva l’ora di andare in vacanza, quella sera non era ubriaca ma gli occhi le si chiudevano dalla stanchezza”, ha raccontato l’amica agli inquirenti.

Sulla giornata del 7 agosto l’amica di Chiara ha raccontato di aver incontrato la mamma di Petrolini, che stava andando al mare con il figlio minore, nel bar di Traversetolo in cui lavora: “Ne abbiamo parlato con lei quella mattina e che ci saremmo viste quella sera. Poi mi ha mandato un audio in cui mi dice di aver avuto un ciclo abbondante”.

Una serie di bugie, dunque, che Chiara Petrolini ha raccontato anche alla sua migliore amica per nascondere le gravidanze. Anche dopo la scoperta del cadavere nel giardino, Chiara manda un messaggio all’amica per dirle che i carabinieri l’avrebbero cercata, ma che doveva “stare tranquilla”.

Altra bugia, che viene scoperta dall’amica solo dieci giorni dopo. In quel momento, intercettata dai carabinieri, l’amica di Chiara confessa tutto in lacrime alla madre.