Versa 14mila euro per un escavatore acquistato online, ma è una truffa: denunciato 38enne

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Ha cercato di acquistare un escavatore usato su internet ma sentita puzza di bruciato, senza perdere neanche un minuto, si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Fidenza dove ha sporto denuncia di truffa. Questo ha permesso ai Carabinieri di avviare immediatamente le indagini, smascherare il truffatore e recuperare il denaro sottratto.

I Carabinieri della Stazione di Fidenza hanno così denunciato un 38enne italiano ritenuto il presunto autore.

I fatti risalgono al mese di ottobre e hanno visto come protagonista un 40enne residente nella Bassa, desideroso di acquistare un escavatore usato.

Il 40enne, dopo mirate ricerche su internet, ha visualizzato su una notissima piattaforma che tratta l’acquisto di attrezzatura usata, un escavatore messo in vendita a 13.500 euro. Presi i contatti con l’inserzionista tramite un’utenza cellulare, accettate le condizioni di vendita ed effettuato il bonifico di 13.500 euro, la vittima, come indicatogli dal venditore si è recato nel luogo dove l’escavatore era stoccato, con l’intenzione di caricarlo e portarlo a casa.

Raggiunto il luogo prestabilito, l’uomo ha fatto trovato l’escavatore, ma caso strano mancava un documento per regolarizzarne il trasporto. 

Contattato il venditore la vittima si è sentita rispondere che per coprire dei fantomatici costi sarebbe stato necessario versare un ulteriore importo di circa 3.000 euro, che però si è fin da subito rifiutato di versare, informando il venditore che si sarebbe rivolto ai Carabinieri in quanto “sentiva puzza di bruciato” temendo di essere incappato in una truffa.
Ma il venditore, per prendere tempo rassicurava la vittima con la promessa che da lì a poco avrebbe restituito l’intera cifra versata con una maggiorazione di 1.000 euro per le spese di trasporto. La vittima resasi conto che non avrebbe ricevuto nulla, senza perdere tempo si è recata presso la Stazione Carabinieri di Fidenza per sporgere denuncia.
A questo punto i militari hanno immediatamente dato il via alle indagini, portate avanti su un doppio binario, che ha visto da un lato l’acquisizione di tutti gli elementi investigativi finalizzati all’identificazione degli autori, dall’altro l’immediato sequestro preventivo con procedura d’urgenza della somma bonificata.
Ed è stata proprio questa procedura d’urgenza, condivisa e ratificata dall’A.G. parmigiana che ha permesso di congelare il conto corrente sul quale era transitato e depositato il denaro provento della truffa. Un’operazione quella del sequestro preventivo non così banale, che necessita di professionalità e tempestività operativa. Al termine della vicenda, trascorsi i tempi tecnici necessari alle operazioni di verifica, la Procura di Parma ha disposto il dissequestro della somma e la contestuale restituzione all’avente diritto. Restituzione avvenuta formalmente nei giorni scorsi presso la Stazione Carabinieri di Fidenza.