Ormai della vita di Chiara Petrolini sappiamo tutto, o quasi. Hanno parlato di lei e per lei tutti: la mamma del fidanzato, il parroco, i vicini di casa, il paese intero. La sua immagine aleggia sul paese in cui lei non vive più.
Ma dove vive? Se lo chiedono tutti. Perchè in paese non la si vede più.
Intanto prendono forma fatti e ricostruzioni: il parto indotto per non correre il rischio di partorire negli USA, la vacanza. Poi la fuga dalla villetta di famiglia, dopo il corpo del primo neonato è stato trovato mentre lei era oltreoceano.
Dopo il parto e dopo aver seppellito il feto, la ragazza avrebbe preso un aperitivo con gli amici di sempre, come sempre.
Poi, appunto, la vacanza. E la fuga con la famiglia probabilmente a Parma, per togliersi da un paese in cui il fardello è troppo pesante.
Proprio nella nuova residenza potrebbe venire raggiunta dal mandato di arresto, il secondo richiesto per lei dalla Procura. C’è chi racconta di averla vista a Parma, fare aperitivo, scattarsi selfie e ridere.
Nel primo caso il Gip ha respinto la richiesta di arresto: non c’è pericolo di reiterazione del reato, o di inquinamento delle prove. Di fuga, chissà. Ora la Procura ha avanzato una seconda richiesta di arresto, legata al ritrovamento del secondo corpicino.
E le indagini vanno avanti, facendo emergere bugie e omissioni. La ragazza ha sempre sostenuto di non aver partorito il feto, ma il dna l’ha incastrata. E dopo un lungo interrogatorio è crollata confessando che anche il secondo, era suo.
E un’ultima domanda: chi la aiutata a partorire? Incredibile abbia fatto tutto da sola. Incredibile lo abbia fatto due volte.