Bimbo trovato morto a Vignale: “La ragazza ha fatto tutto da sola”. E’ indagata per omicidio volontatio e occultamento di cadavere

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Sul corpicino del bimbo trovato a Vignale, e l’eventualità di un secondo cadaverino, la Procura, dopo un lungo sfogo sul confronto tra libertà di stampa, dovere di cronaca e necessità degli inquirenti, fa il punto.

In primo luogo, in ordine al neonato rinvenuto morto in data 9.8.2024, può ritenersi accertata, allo stato degli atti, l’estraneità dei genitori della ragazza, madre del neonato – spiega il Procuratore.

Ragazza che avrebbe dunque partorito a casa, poi sepolto il feto, nato vivo, nel giardino della villetta di famiglia dove vive coi genitori e il fratello minore. 

In secondo luogo, in ordine allo stesso episodio, può ritenersi ugualmente accertata l’estraneità del papà del neonato e nessuno -all’infuori della ragazza- era a conoscenza della gravidanza: né familiari,  né padre del bambino, né amiche/amici.

Inoltre,  la gravidanza non è stata seguita da alcuna figura professionale (ginecologo, medico di famiglia, ecc.), il parto è avvenuto nella casa familiare, al di fuori di contesti ospedalieri o sanitari in generale e in solitudine, senza la collaborazione nè la presenza di nessuno, al di fuori della ragazza.

Sul rinvenimento di un secondo corpicino, la procura precisa che “la notizia  va ritenuta veritiera ma, sul punto, vanno svolti tutti gli accertamenti del caso (soprattutto di natura tecnica medico-legale) per delineare gli esatti contorni della vicenda stessa, anche di carattere temporale”.

Al merito, è stata aperto un fascicolo per possibile violazione del segreto di indagine in relazione alla propalazione della relativa notizia, che rischia di incidere sulle acquisizioni investigative in corso.