Troppe voci. Troppe chiacchiere. Troppe domande senza risposta. E gli esiti dell’autopsia che forse chiariranno perchè una ragazza sostanzialmente di buona famiglia, senza problemi apparenti, abbia abbandonato il corpicino del figlio nel giardino.
Le domande ricorrenti sono sempre quelle. Chissà se è nato morto, o è morto di parto, o è stato sepolto vivo. Ma nessuno, forse, si chiede quale dramma interiore possa aver accompagnato la ragazza per arrivare a quella scelta.
E quale altro la tormenterà ora che il gesto è stato compiuto. E al netto della prima pagina dei giornali, quando un altra tragedia di prenderà titoli ed attenzioni, ed anche l’opinione pubblica se ne dimenticherà, lei come starà?
Anche questo nessuno se lo chiede.
E forse proprio per questo, per trovare una pace, un equilibrio, una nuova partenza, la ragazza e la sua famiglia hanno lasciato Vignale.
In cerca di tranquillità, in attesa della calma. Almeno apparente. In attesa che l’autopsia fornisca risposte e pace alle voci. Perchè alla ragazza la pace, chissà se mai qualcuno la ridarà.