Pecchia alla “prima” vigilia: “Una matricola terribile che rispetta la storia della sua società. Curioso di vedere come sara’”

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“Affronteremo questa nuova stagione con una rosa di giovanissimi ed è un dato certo e incontestabile. C’è tanta curiosità da parte di tutti e voglia di confrontarci con il campionato di Serie A, un livello più alto dello scorso anno, e fatto che nessuno o pochi abbiano giocato in Serie A non è una cosa da ribadire ogni volta perché non possiamo farci nulla. Dobbiamo esaltare, soprattutto io, le caratteristiche di un gruppo giovane, che ha bisogno di entusiasmo, che ha voglia di divertirsi e di leggerezza, valori che ci hanno portato avanti anche la scorsa stagione”.

Cos’ Fabio Pecchia alla vigilia del primo giorno di scuola, quello che conta davvero, la prima di A. Non fa calcoli, non fa pronostici, non si sbilancia sulla formazione ma tradisce un sorriso quando si parla di emozioni.

Ammettendo che “un po sono curioso anche io di vedere come reagiranno i miei ragazzi”.

Una squadra giovane, esaltata in tutta Europa per la cavalcata della scorsa stagione. Una potenziale matricola terribile, che non deve dimenticare però da dove viene. “Rispetto per la storia di questa società, ma noi siamo una matricola…una matricola che deve fare bene” – ammonisce Pecchia.

Che invita i tifosi: “Quest’anno sempre, ogni domenica, ogni partita, comunque vadano i risultati, avremo bisogno del nostro pubblico. Più che mai”.

TENIAMO FEDE AI NOSTRI PRINCIPI

“Che Serie A mi aspetto? Lo vedremo nelle prossime settimane. Pensando a ciò che c’è stato negli ultimi anni in Serie A, dove si sono quasi create due fasce con grosse differenze, credo che anche quest’anno possiamo considerare questo campionato come formato da due pezzi. Noi dove ci inseriamo? In un contesto totalmente diverso da quello vissuto, più alto e una sfida molto più esaltante per i miei calciatori. Vogliamo giocarci le nostre partite, tenendo fede ai nostri principi e al nostro modo di essere”.

IL SOSTEGNO DEI NOSTRI TIFOSI

“Questo momento ci fa parlare dell’eccezionalità del momento, questo non lo abbiamo mai vissuto da anno e mezzo a questa parte. Fra assenze e squalifiche, con il mercato aperto, è un momento particolare. Ma proprio per questo, chiedo a tutte le componenti, dalla squadra in primis al pubblico, di avere un appoggio incondizionato e che sia duraturo nel tempo. Ne avremo bisogno durante tutta la gara, a prescindere dal risultato. A prescindere da chi scenderà in campo, la squadra dovrà avere le stesse idee e la stessa voglia di fare la partita dello scorso anno. Ai nuovi arrivi dobbiamo dare tempo e fare le valutazioni giuste senza correre troppo, sia Cancellieri e Pontus sono arrivati da 2 giorni e devo fare le valutazioni giuste senza correre troppi rischi”.

GIOCHEREMO COME SAPPIAMO FARE

“In questi due anni abbiamo affrontato squadre di Serie A solo in Coppa Italia e ci siamo confrontati anche l’anno scorso con Fiorentina e Lecce tenendo conto delle nostre caratteristiche. In questo precampionato abbiamo cercato di fare quello che sappiamo fare con squadre di alto livello; essere verticali e abili nel giocare nello stretto, questo continueremo a farlo, non ho alcun dubbio. Tante volte e tante squadre ci terranno sotto per differenza di forza, ma dobbiamo essere bravi a giocare a campo grande ed essere capaci, quando potremo, anche di tenere il pallino della partita”.

VIOLA, CONFRONTO STIMOLANTE

“Parlare di precarietà della Fiorentina? Mi sembra un po’ esagerato. Ci troviamo di fronte una squadra che ha cambiato allenatore, con uno stile diverso ma con una struttura una rosa da Europa. Il confronto credo sia per noi bello e stimolante, mi sembra una squadra che mantiene ancora una struttura importante. Penso che la Fiorentina sia una squadra che vuole giocare, con un allenatore appena arrivato ma è una squadra che vuole avere il pallino del gioco, sviluppare e che ha tutte le intenzioni di voler giocare a calcio. Dobbiamo tenere conto delle caratteristiche dei loro calciatori, alcuni dei quali conosco molto bene. È una squadra che ha qualità e dobbiamo tenere conto delle loro caratteristiche. Sarà importante giocare con determinazione e coraggio. Moise Kean lo conosco bene, ha fatto l’esordio con me tanti anni fa, quando era ancora giovanissimo. Ha forza nelle gambe e riesce a dialogare, è una squadra di qualità”.

EMOZIONI DA SERIE A

“Il mio ritorno in Serie A? La squadra che alleno ora è totalmente diversa da quella con cui ho affrontato l’ultima mia stagione in Serie A. La struttura di questo Parma è diversa anche per continuità, perché con questo gruppo ci lavoro da due anni: ci sono giovani che sono cresciuti sotto la mia direzione e tutti insieme affronteremo con grande fiducia questo campionato”.

SACRIFICIO, UNIONE E IMPEGNO

“L’ultima stagione del Parma in Serie A? La storia recente dice che la stagione 2020/2021 è stata molto travagliata e particolarmente difficile, sia per i giocatori che per l’ambiente. Anche per questo questo chiedo a tutti di stare vicini a questa squadra, che è giovanissima ma con delle grandi qualità. Vogliamo tenerci stretto il risultato ottenuto sul campo: con grande sacrificio, unione, forza e con l’impegno di tutti riusciremo a prenderci le nostre soddisfazioni. Tra i miei ragazzi c’è un bel clima e una bella voglia; l’atmosfera è caratterizzata dal volersi confrontare e giocare le partite, poi vedremo cosa succederà sul campo. Dobbiamo e vogliamo essere il Parma con tutte le nostre forze, energie e il fondamentale apporto da parte della nostra gente. Siamo una matricola, la storia non cancellata, ma è lì e va sottolineata ed esaltata ma ci sono troppe differenze. Siamo una matricola che ha voglia di fare e di giocarsi le partite”.