La lettura di libri e giornali in Italia: il trend degli ultimi anni e prospettive per il futuro

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Foto di Pexels da Pixabay

Quando si tratta di lettura, l’Italia appare sempre più divisa in due: chi legge, legge tanto, chi legge poco tende a leggere sempre meno con il passare degli anni. Tante volte si sente dire che gli italiani non leggono, ma è la realtà? Si tratta di valutazioni complesse, perché ad oggi il panorama dell’editoria e dell’informazione è cambiato in misura significativa, complice l’avvento del digitale.

Non esistono solo i libri cartacei, al contrario: nell’epoca attuale, l’attività della lettura si può declinare in tanti modi diversi e non è raro che i dispositivi digitali si trasformino in alleati preziosi per avvicinarsi a nuove forme di lettura. In questo articolo si presentano i dati sulla lettura in Italia sia per quanto riguarda le forme di intrattenimento, sia relativamente alle modalità di accesso alle notizie e alle informazioni.

La crescita dei lettori forti 

I dati parlano chiaro: nel 2023 una percentuale di circa il 74% di italiani ha letto almeno un libro a stampa, un ebook o ascoltato un audiolibro. Una percentuale che evidenzia una crescita rispetto agli anni precedenti, in particolare se facciamo un confronto con il pre-pandemia: nel 2019, infatti, l’indice di lettura si attestava intorno al 68%. I lockdown hanno avvicinato (o riavvicinato) molte persone alla lettura, grazie alla maggiore quantità di tempo libero a disposizione; in generale, la crescita si riscontra soprattutto nei cosiddetti lettori forti, che leggono abitualmente almeno un libro al mese. È pur vero che a questo proposito i dati possono divergere anche notevolmente a seconda dell’ente che effettua le statistiche, perché molto cambia in base a come viene posta la domanda. Per esempio, le indagini ISTAT tendono a restituire una percentuale più bassa (intorno al 40%) e si chiedeva agli intervistati se nell’ultimo anno avessero letto un libro per ragioni non strettamente scolastiche o professionali. Diversamente, l’Associazione Italiana Editor ha fatto la stessa statistica, ma chiedendo agli intervistati se gli fosse capitato di leggere anche solo parzialmente un libro di qualsiasi genere, quindi anche una guida di viaggio, ad esempio, e in questo caso la percentuale ha superato il 70%. 

Nuove forme di lettura 

Se il libro continua ancora a esercitare un certo fascino, sta in parte cambiando il modo attraverso il quale le persone si approcciano alla lettura. La lettura sembra aver trovato la propria cifra anche nella realtà digitale, che spesso rappresenta un punto di forza sul profilo dell’accessibilità: viene ridotto l’ingombro, i libri si fanno leggeri e non mancano tecnologie d’avanguardia per facilitare la lettura su tablet senza affaticare gli occhi, avvicinando l’esperienza a quella della lettura su carta. Gli ebook attuali, infatti, utilizzano l’inchiostro elettronico che non emana luce e agevola la lettura in qualsiasi condizione. Da segnalare anche gli audiolibri, un’altra soluzione molto amata da chi non vuole rinunciare alla lettura ma magari intende dedicarvisi mentre svolge altre mansioni; non a caso negli ultimi anni hanno preso il via varie piattaforme che in pochi passaggi consentono di accedere a gigantesche librerie virtuali. 

La lettura di giornali e quotidiani 

L’editoria relativa al mondo dell’informazione appare un settore ancora prolifico: la stampa continua a rivestire un ruolo importante nella vita degli italiani, anche se ora ci sono molte altre possibilità di accesso alle informazioni, ad esempio i social media. Ad ogni modo, oltre 30 milioni di italiani, che corrispondono a circa 6 persone su 10 fra quelle che hanno più di 14 anni, leggono almeno un titolo di stampa ogni mese.

Anche in questo caso si registrò un certo movimento nel periodo della pandemia: l’aumento delle connessioni a Internet portò anche a un incremento degli abbonamenti digitali alle piattaforme per la lettura di riviste. In quest’ambito, risulta sempre più apprezzata la soluzione dell’edicola online, dove è possibile utilizzare un unico abbonamento per avere accesso ai principali giornali e quotidiani all’interno di una sola piattaforma.

In linea generale, nell’ambito della lettura dei giornali si può riscontrare un fenomeno particolarmente impattante, ossia l’avvento dell’editoria digitale. 

Il passaggio all’editoria digitale 

Il giornale cartaceo che veniva sfogliato al tavolo del bar appare ormai un lontano ricordo. Le versioni digitali dei giornali si sono diffuse in maniera sempre più massiccia negli ultimi anni, grazie alla loro comodità rispetto all’ingombro del mezzo cartaceo. Anno dopo anno, infatti, continua ad aumentare il numero di lettori delle versioni digitali dei giornali. Tuttavia, l’aumento della lettura dei giornali online non è sufficiente a porre un freno alla crisi del settore, perché sono ancora troppo pochi gli italiani che consultano le testate giornalistiche online. Ciò si deve anche a un altro fenomeno: i lettori stanno individuando modi nuovi di informarsi e fra questi spiccano i siti web d’informazione.

Secondo il 19° rapporto sulla comunicazione del Censis, risalente a marzo 2024, quasi il 60% degli italiani consulta stabilmente i siti di informazione online, un dato significativo se si pensa che nel 2012 vi accedeva soltanto il 33% della popolazione. Del resto, i siti web di informazione sono facilmente accessibili e spesso consultabili gratuitamente, laddove i giornali si stanno orientando sempre di più verso l’offerta di contenuti premium.