E’ stato denunciato in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente, un 60enne italiano, ritenuto il presunto autore di una truffa ai danni di una 20enne residente a Parma con la cosiddetta ‘tecnica dello specchietto rotto.
Secondo il codice penale, la truffa dello specchietto rotto si verifica quando qualcuno (il reo) convince una persona (vittima inconsapevole) a farsi consegnare una certa quantità di denaro per riparare lo specchietto retrovisore della propria auto che, secondo quanto afferma il malfattore, la vittima inconsapevole avrebbe danneggiato con la sua guida incauta.
L’episodio risale ad alcune settimane fa quando nei pressi delparcheggio di un supermercato della città la ignara vittima, mentre faceva manovra per immettersi sulla strada, ha udito un forte tonfo sul lato destro della propria autovettura e subito dopo ha notato un uomo a bordo di un’auto che le faceva segno di fermarsi. L’uomo le si avvicinava e le rappresentava in modo deciso che gli aveva causato un bel danno, mostrandole il vetro frantumato dello specchietto della sua auto. La ragazza pur non essendo convinta di quanto l’uomo asseriva, confusa e un po’ spaventata dal suo atteggiamento aggressivo, acconsentiva al pagamento. L’uomo pretendeva la somma di 230 euro in contanti, somma di cui la ragazza non disponeva, ma approfittando della familiarità delle giovani generazioni con la tecnologia, riusciva a farsi fare un bonifico istantaneo, dell’importo richiesto, allontanandosi poi in tutta fretta.
La ragazza solo dopo aver effettuato la transazione ha notato che il suo specchietto non presentava alcun graffio, rendendosi conto di essere stata truffata e si recava presso la Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente per sporgere denuncia.
Con gli elementi forniti dalla ragazza, opportunamente integrati con successive approfondite indagini, incrociando i dati forniti dal sistema di lettura targhe presenti in città, con le Banche dati dell’Arma, e la documentazione bancaria acquisita, i militari, risalivano all’identità del presunto truffatore, già schedato e gravato da numerosi precedenti specifici.
L’uomo dovrà rispondere all’autorità giudiziaria parmigiana del reato di truffa aggravata.