Manodopera irregolare e fatture false: Guardia di Finanza di Parma scopre maxi frode fiscale

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Parma, 30 maggio 2024 – Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Parma ha permesso di scoprire un sofisticato sistema di frode fiscale basato sull’utilizzo di manodopera irregolare e fatture false. Le indagini, condotte dal Gruppo di Parma, hanno portato all’avviso di conclusione di indagini preliminari e alla contestazione di garanzia a carico di cinque imprenditori, quattro residenti nel parmense e uno nella provincia di Grosseto.

Le accuse

Gli imprenditori sono accusati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti per un importo complessivo di oltre 3 milioni di euro, con un’IVA evasa di circa 545mila euro. Le fatture false venivano utilizzate per coprire l’utilizzo irregolare di 48 lavoratori, a cui venivano garantite condizioni di lavoro precarie e tutele minime.

Il meccanismo fraudolento

Il meccanismo fraudolento era articolato e prevedeva l’utilizzo di tre imprese appaltatrici intestate a prestanome. Queste imprese, completamente prive di requisiti e di personale, non svolgevano alcuna reale attività lavorativa. I lavoratori venivano infatti gestiti direttamente dalla committente, che impartiva loro le direttive e ne definiva le mansioni. Le fatture emesse dalle imprese appaltatrici servivano solo a giustificare il costo della manodopera irregolare e a detrarre l’IVA.

Oltre al danno erariale, la frode ha causato una concorrenza sleale nei confronti delle imprese che rispettano le regole. Le Fiamme Gialle hanno contestato alla committente e alle tre imprese appaltatrici sanzioni amministrative per un totale di 248mila euro.

Tuttavia, è importante sottolineare che la società committente, dopo l’avvio delle indagini, ha regolarizzato la sua posizione con l’Erario, versando un importo complessivo di oltre 700mila euro, comprensivo di IVA e IRAP.

L’operazione della Guardia di Finanza di Parma è un importante segnale di contrasto all’economia sommersa e alla frode fiscale. L’operazione dimostra l’impegno delle Fiamme Gialle nel tutelare il gettito fiscale e la concorrenza leale, a beneficio di cittadini e imprese oneste.