Nel pomeriggio del 25 gennaio, una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma in servizio in via Gramsci, ha notato una faccia conosciuta: un 36enne tunisino gravato da pregiudizi penali in materia di stupefacenti.
Resosi conto che da li a poco i militari lo avrebbero fermato, ha raggiunto velocemente una bicicletta parcheggiata poco distante, è salito in sella ed è ha cercato di allontanarsi il più velocemente possibile in direzione di Viale Piacenza. I Carabinieri, che nel frattempo erano scesi dall’auto gli sono corsi incontro e lo hanno bloccato.
Ma una volta raggiunto, non si è dato per vinto e, sperando ancora di riuscire a fuggire, ha spintonato violentemente i Carabinieri prima di lanciare un involucro in nylon di colore giallo in un giardino vicino.
I militari nella circostanza sono riusciti a immobilizzare l’uomo e a metterlo in condizioni di sicurezza. Sottoposto a perquisizione, l’uomo è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 17 centimetri che nascondeva nella tasca interna del giubbotto.
L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e, su disposizione del magistrato di turno è, stato trattenuto presso le camere di sicurezza di Strada Fonderie in attesa dell’udienza di convalida con rito “direttissimo”. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha condannato il 36enne alla pena di mesi 10 da scontare in regime di carcerazione.