Stesso posto, stessa persona, quattro giorni e un’ora dopo.
Ennesima spaccata al Cral dipendenti Sanità, la quinta.
La seconda in una settimana.
Il soggetto è lo stesso, questa volta arrivato in bicicletta, zaino in spalla.
L’orario, idem. Un’ora dopo per la precisione.
Questa volta ha forzato la serratura (nuova) della cella, rompendo la maniglia e tentato di forzare una vetrata, rimasta crepata (e da sostituire) ma intatta.
Resta il danno, non indifferente, e la notte di sonno perduta.
Sul posto in un minuto Securducale, poco dopo anche i carabinieri. Ma l’uomo, probabilmente un fantasma, un tossico, un disperato, era già scomparso nella sua stessa ombra.
Fino al prossimo assalto.