Dicono che sia meglio non definirle “baby gang”, per non gratificarle con un termine quasi cinematografico, perchè non sono poi così baby, e perchè sono, in sostanza, delinquenti. Quasi maggiorenni.
E imperversano in città. Due gli episodi, ennesimi. Uno, in Via Garibaldi.
Prima gli hanno chiesto i soldi, poi lo hanno buttato a terra, dopo avergli strappato la catenina d’oro. Vittima un 13enne, aggredito davanti al teatro Regio da un gruppo di 17enni magrebini.
Dopo aver negato il denaro, la gang lo ha pestato per poi darsi alla fuga. Sulla vicenda indagano i carabinieri, solo ferite lievi per il giovanissimo.
L’altro, in Ghiaia: solita gang, 15-18enni, nordafricani, hanno accerchiato un giovanissimo: solo le sue grida, mischiate a quelle dei passanti, li hanno messi in fuga. Ma sono episodi ormai quotidiani, non isolati, una costante che spaventa.