Vuole vendere lo smartphone ma viene picchiato e rapito: arrestato 22enne ivoriano grazie al profilo sui social network

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Compravendita di uno smartphone si trasforma in violenta aggressione e rapina ma i Carabinieri individuano il responsabile grazie al suo profilo social network.

Era avvenuto lo scorso gennaio. Due ragazzi di origine ivoriana si erano incontrati davanti alla stazione per la compravendita di uno smartphone. Un 20enne aveva lasciato tramite social l’annuncio di vendita di un telefono dal valore di circa 400 euro. A rispondere un connazionale di 22 anni che aveva frequentato anni prima la stessa scuola del venditore. Accompagnato da un amico, il 22enne aveva dato appuntamento al connazionale per lo scambio ma a disposizione non aveva tutti i soldi. Il 20enne, intuito che si trattasse di un tentativo di truffa, con promesse di saldo debito a qualche giorno che non sarebbero state mantenute, cerca di allontanarsi ma viene fermato dai due.

Prima calci e pugni poi gli rubano il cellulare oggetto di scambio e un altro telefono nella tasca del giovane. Tentano anche di strappargli lo zaino dalle spalle ma il ragazzo riesce a scappare e rifugiarsi all’interno della stazione.

Sporta denuncia ai Carabinieri, inizia l’indagine. Unico indizio: la vittima riconosce nel rapinatore una vecchia conoscenza, per lo meno di vista, scolastica. Esaminando diversi profili social network il giovane riconosce il possibile aggressore ma il nome non risulta in nessuna banca dati. Un nome finto quindi quello usato sui social. A permettere l’identificazione però la collaborazione dell’istituto scolastico parmigiano che i due ragazzi avevano frequentato.

Il 22enne di origine ivoriana, residente a Mezzani, è stato arrestato per rapina aggravata in concorso e si trova ora costretto ai domiciliari in attesa di processo. Denunciato a piede libero il complice, un ragazzo ivoriano di 20 anni, individuato anche lui grazie a collegamenti col profilo social dell’amico.